Caratteristiche
Rocche di Romagna

Ad eccezione di Casola Valsenio e della frazione di Zattaglia, dove i vigneti arrivano a toccare i 450 metri, il cuore produttivo di questa sottozona si distingue in tre parti assai diverse. 

Nella prima, partendo da nord, i suoli spaziano dalla componente argillo-ferrosa a quella più calcarea: qui il Sangiovese assume grinta, vigore e calore importanti. La seconda, che ruota intorno al comune di Brisighella, ha terreni di matrice marnoso-arenacea e altitudini fino a 400 metri che garantiscono ai rossi meno muscolo, meno pastosità tannica e maggior ricchezza di dettagli. Nella terza, più prossima alle pendici dell’Appennino, la viticoltura si concentra lungo le terrazze marnoso-arenacee a ridosso del fondovalle del Lamone: qui i vini mostrano un frutto talvolta nervoso e minerale, una struttura tannica piuttosto incisiva e una vena sapida che stempera il generoso contributo alcolico.

Highlights
  • Dove

    Grande sottozona estesa lungo la vallata del torrente Lamone (e in piccola parte lungo il torrente Sintria).

  • Altitudine

    180-500 m slm

  • Suoli prevalenti

    Procedendo da Faenza in direzione sud, alla crescita della quota altimetrica corrispondono tre fasce di suoli: terre rosse, sabbie gialle e argille di origine calanchiva; marne gessose; terreni marnoso arenacei.

La Rocca

Rocca Manfrediana

Conosciuta anche come Rocca Manfrediana o Rocca dei Veneziani, venne edificata agli inizi del XIV secolo, restaurata prima da Astorgio Manfredi e poi dai Veneziani. La Rocca situata sul secondo dei tre pinnacoli rocciosi che dominano il borgo di Brisighella, è in posizione panoramica rispetto alla Vena del Gesso e alla vallata del Lamone. Riportata a nuovo splendore da qualificati restauri, costituisce un pregevole esempio dell’arte militare del Medioevo. Oggi è sede del museo dedicato al rapporto tra l’Uomo ed il Gesso.

Fotografia OpenLibrary Emilia Romagna - Daniela Laghi

Rocche di Romagna